La cucina è un'arte e un potere: non concepisco di sottomettermi a quello di chicchessia"

Amélie Nothomb

martedì 25 dicembre 2012

Un Natale davvero speciale!


Per un giornata speciale ci voleva una ricetta speciale e una cuoca speciale....che non sono io! Ma la mia super nipotina Giulia che promette benissimo in cucina e sono sicura mi darà grandi soddisfazioni! Da ieri sera a stamani ha impastato, infornato e deliziosamente servito biscotti per tutti noi, regalandoci così una colazione natalizia davvero dolce....in tutti i sensi! Non contenta ha preparato la ricetta in due versioni, con e senza rum! Fra le due c'è una grandissima differenza di gusto e profumo, scoprite voi quale preferite!
Bon appetit e buon Natale!!!!!


Dosi per circa 35 biscotti:

200 g zucchero
200 g burro a temperatura ambiente
2 uova
una bustina di lievito per dolci
500 g farina
mezzo bicchierino di rum
sale

Preriscaldare il forno a 180°. Montare le uova con lo zucchero, unire il burro morbido, il rum, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale così da ottener un impasto morbido e unto. Stenderlo con il matterello allo spessore di circa 1 cm e ritagliare i biscotti della forma desiderata. Cuocere in forno per circa 12 minuti finché saranno dorati ma leggermente morbidi.



mercoledì 12 dicembre 2012

La mia personalissima madeleine di Proust



"Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d'un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzo di «maddalena». Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di focaccia toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m'aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. M'aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità, la sua brevità illusoria, nel modo stesso che agisce l'amore, colmandomi d'un'essenza preziosa: o meglio quest'essenza non era in me. era me stesso. Avevo cessato di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Donde m'era potuta venire quella gioia violenta? Sentivo ch'era legata al sapore del tè e della focaccia, ma la sorpassava incommensurabilmente, non doveva essere della stessa natura. Donde veniva? Che significava? Dove afferrarla?"
Così scrive Proust nella "Ricerca del tempo perduto" e così è stato per me al primo morso di questa torta! Se avessi voluto essere meno poetica avrei potuto intitolare il post "Ammazza che bbbbbona" perché è la seconda cosa che mi è venuta in mente, ma la verità è che ho preparato questo dolce così per caso, avendo trovato la ricetta su un giornale, ma appena assaggiato ho avuto un flash meraviglioso che mi ha riportato a molti anni fa, ai sapori della cucina di mia nonna e al gusto di un dolce che lei preparava e che io avevo completamente dimenticato! Da sposata la mia lombardissima nonna si era trasferita in Puglia, a San Severo fondata con il nome di Castel Drione, da cui il nome del dolce che lei preparava, il Pandrione appunto, mangiato 1000 volte ma poi finito nel dimenticatoio. Insomma per me sarà una questione affettiva, per voi di pura gola, ma il mio consiglio è di propvarla subito perché è super deliziosa!

Bon appetit!


Dosi per un stampo da 22 cm:
200 g farina
2 uova
8 g lievito
150 g zucchero
170 g nocciole tostate spellate
100 g burro
5 cucchiai di latte circa
sale

Preriscaldare il forno a 180°. Tritare finemente 150 g di nocciole con 50 g di zucchero. Montare il burro molto morbido con lo zucchero rimasto fino ad ottenere un composto spumoso  Unire le uova, un pizzico di sale, la farina e il lievito  setacciati, le nocciole tritate e il latte in quantità necessaria per ottenere un impasto morbido. Imburrare e infarinare uno stampo a ciambella, versarvi l'impasto e cuocere per circa 50 minuti.
Lasciar riposare il dolce qualche minuto, quindi sformarlo e farlo raffreddare su una gratella. Tritare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria con la panna, mescolare e glassare la torta, quindi decorarla con le nocciole rimaste tritate grossolanamente.




martedì 27 novembre 2012

Involtini di pollo alla feta




Questa ricetta è pronta e scalpitante da giorni, peccato che io abbia passato le ultime due settimane a litigare con il blog che aveva deciso di non voler più caricare le mie foto! Ma chi la dura la vince e così rieccomi con un piatto molto gustoso e molto comodo perché può essere comodamente preparato prima, messo in frigo e poi cotto al momento! Sono sicura vi piacerà, non è il solito triste involtino! 
Bon appetit!

Dosi per 4 persone:

8 fette di petto di pollo
50 g feta
3-4 pomodorini secchi
1 cucchiaio di olive taggiasche denocciolate
200 g prosciutto cotto
sale, pepe, olio EVO


Preparare il ripieno tritando nel mixer la feta, i pomodori e le olive.  Battere le fette di carne in modo da renderle più sottili e di forma regolare, quindi coprirle con una fetta di prosciutto e una cucchiaiata di ripieno, arrotolarle e chiuderle con uno stuzzicadenti. Scaldare un pò d'olio in un tegame, rosolare gli involtini da tutti i lati finchè saranno dorati, quindi terminare la cottura in forno già caldo a 200 ° per 5-7 minuti. 





venerdì 12 ottobre 2012

Mangia che ti passa!

Oggi ho bisogno di coccole in ogni modo possibile, quindi è ovvio che anche in cucina mi ci voglia qualcosa di confortante!!! Per cui ricetta sprint ma dolce, calda, sfiziosa, una vera coccola per il palato...un vero confort food! L'unica problema è che finisce in tre bocconi....
Bon appetit!

Pain perdu

per 4 persone

2 uova
zucchero
1 dl latte
8 fette pan brioche
40 g burro


Preriscaldare il forno a 200°. Sbattere le uova con un cucchiaio di zucchero e il latte, e immergervi rapidamente le fette di pan brioche. Far fondere in una padella il burro, mettere le fette e farle dorare 2 minuti per lato. Spolverizzare con un cucchiaio di zucchero e passarle in forno per 3 minuti. Servire con frutti rossi e zucchero a velo, o con la vostra marmellata preferita.


lunedì 17 settembre 2012

Spaghetti con le seppie al profumo di salvia



Questa pasta aspetta di essere pubblicata da quasi due mesi, da una piacevolissima serata a casa di amici che, dopo essersi spazzolati la mia torta rovesciata ai lamponi, mi hanno passato la ricetta di questo primo facile e delizioso che è diventato un habitué della mia tavola! In pratica il segreto è far cuocere la pasta, ottimi anche i paccheri per inciso, insieme alle seppie, aggiungendo acqua quando serve, esattamente come si fa con il brodo preparando il risotto. La salvia poi va messa in abbondanza, dando al piatto un profumo e un gusto speciale! Fatemi sapere...
Bon appetit!

Spaghetti con le seppie al profumo di salvia

per 4 persone

380 g spaghetti
300 g seppie pulite
vino bianco
salvia
olio EVO
aglio
sale











Scaldare in un tegame largo l'olio e l'aglio, quindi unire le seppie tagliate a striscioline e farle cuocere 3-4 minuti sfumandole con il vino bianco. Unire gli spaghetti, la salvia e un pò d'acqua salata, quindi cuocere con il coperchio mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua quando necessario fino a cottura della pasta. Servire caldissimo.


Il sommelier consiglia:
  • Sauvignon del Collio
  • Riesling Alto Adige


giovedì 30 agosto 2012

La buona cucina ce l'abbiamo nel sangue!



Ho appena trascorso quattro giorni meravigliosi con la famiglia di mio fratello e come sempre quando siamo tutti insieme chissà come mai il cibo è sempre un dettaglio mai trascurato! Come in ogni famiglia che si rispetti il pranzo della domenica è speciale!!! Questa volta lo chef è stato mio fratello, il sommelier di tutti gli altri post....che ha assaggiato e ottenuto una ricetta di un ristornate milanese, "Il santo bevitore". Provatela, è favolosa e tutto sommato semplice!
Bon appetit!


Paccheri al tonno fresco, melanzane e santoreggia

per 4 persone

400 g di paccheri
400 g tonno fresco
4 melanzane medie meglio se tonde e chiare
1 mazzo di santoreggia fresca
una manciata di noci tritate grossolanamente
olio di semi
olio EVO
sale
pepe nero


Mondare le melanzane eliminando la buccia con un pelapatate e metterla da parte in una ciotola di acqua fredda con del succo di limone per non farla annerire. Tagliare la polpa chiara a cubetti di 2 cm e friggerli poco alla volta in abbondante olio di semi finché non bruniscono esternamente, non più di 6 minuti, quindi lasciarli scolare dell'olio in eccesso su carta assorbente.
Tagliare a striscioline la buccia e friggerla fino a farla diventare croccante.
Tagliare il tonno a cubetti di 2,5 cm  e scottarlo per alcuni secondi in olio EVO.
Comporre la salsa unendo le melanzane, il tonno, sale, pepe e la santoreggia tritata, aggiungere i paccheri e farli saltare con una spruzzata di olio EVO. Comporre il piatto decorando con le bucce di melanzane e le noci.


Il sommelier consiglia:


  • Zibibbo (secco) cantine Fina 



mercoledì 1 agosto 2012

A volte ritornano!


Lo so, lo so, l'ultimo post risale niente meno che al periodo pasquale!!! Non accamperò scuse, ma sono successe tante cose e sono stata anche pigra....comunque sia rieccomi e in grande forma! Oggi eroicamente per festeggiare il mio ritorno ho addirittura acceso il forno per sperimentare questo nuovo dessert che è un inno ai lamponi e strizza l'occhio alla classica tarte tatin, ma in una versione più fresca e un pò acidula.
Bon appetit!

Per uno stampo da 20 cm:

240 g farina
220 g burro
4 uova
260 g zucchero
2 cucchiaini colmi di lievito vanigliato
300 g lamponi
2 cucchiai di succo d'arancia
sale

Preriscaldare il forno a 180°. Raccogliere in una casseruola 100 g di zucchero, 20 g di burro e il succo d'arancia, quindi cuocere a fiamma bassissima fino a che lo zucchero si sia sciolto. Spegnere, unire i lamponi e mescolare. Imburrare lo stampo e versarvi sul fondo la composta di lamponi. Montare a crema il burro e lo zucchero rimasti, quindi unire le uova una alla volta alternandole con cucchiaiate di farina e lievito setacciati, e un pizzico di sale. Versare l'impasto sopra i lamponi livellandolo con una spatola. Cuocere per circa 50 minuti, finchè uno stecchino non ne esca asciutto. Lasciar intiepidire la torta, poi dopo averla staccata dal bordo con un coltello, rovesciate la torta su un piatto da portata. Servire tiepida o fredda con del gelato alla crema.

Il sommelier consiglia:

  1. Almerita Rosè della cantina Tasca d'Almerita
  2. Ramandolo dei Colli Orientali del Friuli


lunedì 23 aprile 2012

Gallina vecchia fa buon brodo!


O meglio, come sfruttare alla grande gli avanzi delle uova di Pasqua ottenendo qualcosa che, secondo me, è 1000 volte meglio, specialmente se mangiato tiepido, poco dopo averlo sfornato e vagando per casa dove ci sarà, vi assicuro, un profumo paradisiaco!
Bon appetit!

Dosi per circa 12 muffin:

350 g farina
150 g burro
200 ml latte
3 uova
150 g zucchero
1 bustina di lievito
100 g cioccolata a pezzetti...delle uova appunto!

Riscaldare il forno a 180°. Fondere il burro, farlo raffreddare e montarlo con lo zucchero, quindi aggiungere una alla volta le uova continuando a montare con le fruste elettriche. Aggiungere il latte tiepido, la farina e il lievito setacciati, un pizzico di sale e la cioccolata. Dividere negli stampini e cuocere in forno per 20 minuti o comunque finche i muffin non saranno gonfi, dorati e uno stuzzicadenti non ne esca asciutto.

domenica 15 aprile 2012

Ancora buona Pasqua!?



Prima che arrivi Natale sarà il caso che mi dedichi a scrivere del mio pranzo di Pasqua, o no??? Non so dove abbia trovato il coraggio di mettere in piedi un pranzo di tre portate con i bambini a casa e il marito al lavoro, comunque sia il risultato è stato quello sperato, un pranzo primaverile e profumato, decisamente fuori dalle tradizioni, anche perché io non amo l'agnello e il capretto, ma tutto di mare per la gioia del maritino che ultimamente ha protestato per la carenza di omega3 e fosforo sulla nostra tavola! E così prima un soufflè di gamberi, poi tortini di riso integrale e infine sarde ripiene al profumo d'arancia. Niente dessert, solo uova di cioccolato e tante sorprese!

Bon appetit!



Soufflè di gamberi al timo per 4:

250 g code gamberi
60 g farina
2,5 dl latte
1 scalogno
2 rametti di timo
1 cucchiaio Cognac
4 uova
50 burro
sale, pepe













Privare le code del guscio, eliminare il filo nero e tagliare a dadini. Sbucciare lo scalogno, tritarlo finemente, stufarlo in padella con 10 g di burro e 2 cucchiai di acqua, unire i gamberi e rosolarli. Sfumare con il cognac, salare, aggiungere il timo e spegnere, quindi frullare nel mixer la metà dei gamberi. Sciogliere 30 g di burro in un tegamino, quindi aggiungere la farina, cuocere per 3 minuti, unire il latte e il sale e portare a cottura mescolando per circa 8 minuti. Pepare, aggiungere i tuorli, il passato di gamberi e i gamberi a dadini, quindi lasciar raffreddare. Montare a neve ferma gli albumi, unirli al composto delicatamente e versare l'impasto in 4 coppette monoporzione ben imburrate. Cuocere in forno già caldo a 160° per 30 minuti.

Il sommelier consiglia:

Largo alle bollicine, un bel metodo classico Alto Adige


Tortini di riso integrale alle verdure:

300 g riso integrale
4 zucchine
1 cipollotto
60 g piselli sgusciati
12 asparagi
4 cucchiai grana
1 cuchiaio prezzemolo tritao
qualche foglia di menta e timo
1 spicchio d'aglio
olio EVO, sale

Mettere a cuocere il riso in abbondante acqua salata. Nel frattempo pulire gli asparagi, affettarli sottilmente lasciando intere le punte, tagliare il cipollotto e stufarlo in padella con un cucchiaio d'olio. Quando sarà morbido aggiungere i piselli, mezzo bicchiere d'acqua e una presa di sale, cuocere a fiamma bassa per qualche minuto e infine unire gli asparagi. Alla fine le verdure dovranno essere cotte ma croccanti. Tagliare a tocchetti le zucchine e cuocerle in un padellino con aglio, olio, prezzemolo e sale. Scolare il riso, condirlo con le zucchine trifolate, unire il grana e un filo d'olio. Riempire con il riso 4 stampini monoporzione, schiacciare leggermente e sformare i tortini sui piatti, unire le altre verdure e servire caldissimo.

Il sommelier consiglia:

Lugana di Romagna

Sarde ripiene di pesce bianco all'arancia:



24 sarde
200 g filetti di pesce bianco
50 g mollica di pane
2 cucchiai pinoli
2 acciughe salate
Mezzo bicchiere vino bianco
1 spicchio d'aglio
un mazzetto di prezzemolo
1 arancia non trattata
pangrattato
olio EVO, sale, pepe

Bagnare la mollica di pane in acqua, strizzarla e metterla in una ciotola con il pesce bianco. Tritare le acciughe, i pinoli e un poco di prezzemolo, quindi soffriggere il tutto con 2 cucchiai di olio. Unire al pesce con la mollica, mettere nel mixer e tritare fino ad ottenere un ripieno soffice, infine regolare di sale e pepe. Aprire le sarde, lavate e asciugate, farcirle e richiuderle, ungere leggermente una teglia, cospargerla di fettine di aglio, disporvi le sarde, spruzzare con il vino, coprire con il pangrattato, la scorza d'arancia e un filo d'olio. Cuocere in forno già caldo a 200° per 15 minuti.

Il sommelier consiglia:

Sauvignon del Collio







venerdì 6 aprile 2012

Aria di primavera!



Oggi cambio di stagione, nell'armadio e nel blog! Avevo voglia di un cambio di look e mi sono buttata sul super colorato, che ne dite?

Sognavo anche un picnic, e ho pensato ad una ricettina adatta ad essere trasportata, ma purtroppo la sperimenterò al lavoro visto che dovrò starci fino a tardi e mangerò lì! In ogni caso questo è un piatto perfetto per un delizioso spuntino sull'erba, al mare e perchè no, nello stanzino dietro la scrivania!!




Dosi per uno stampo 20x10:

150 g pane tipo Siciliano al sesamo
200 g pomodorini pachino
200 g mozzarella
50 g pesto
40 g parmigiano
4 uova
1 dl latte
sale, pepe, olio EVO

Riscaldare il forno a 200° e foderare uno stampo da plumcake con carta da forno unta d'olio. Sbattere le uova con il latte, 30 g di parmigiano, sale e pepe. Tagliare a fette il pane, inzupparlo nel composto di uova, farlo sgocciolare e disporlo in un primo strato sul fondo dello stampo. Distribuire un pò di pomodorini e di mozzarella entrambi tagliati a fettine, condire con poco pesto, coprire con un secondo strato di pane e proseguire fino a terminare gli ingredienti. Versare sulla preparazione la crema di uova rimasta, spolverizzare con il restante parmigiano e cuocere in forno per circa 45 minuti. Lasciar riposare, quindi sformare e servire tiepida o fredda.

mercoledì 4 aprile 2012

Ma chi l'ha detto che presto e bene non stanno insieme?!?




Oggi pochissimo tempo per cucinare, ma per non finire a tonno e insalata ecco qua una ricettina sprint ottima anche per una cena di quelle serie! La cottura al cartoccio enfatizza il pesce e i suoi profumi, e inoltre ci lascia quasi niente da lavare!!! Per me l'ideale è servire il cartoccio nel piatto e lasciare che ognuno lo scarti apprezzandone il profumo.
Bon appetit!

Dosi per 4 persone:
4 filetti di salmone da circa 150 g
2 porri
burro
pepe verde
vino bianco
sale, olio EVO

Scaldare il forno a 190° e preparare quattro rettangoli di carta stagnola abbastanza grandi da poterli richiudere intorno al pesce. Far appassire il porro tagliato a julienne in poco olio, disporlo sulla porzione di filetto, aggiungere una piccola noce di burro e spolverare con abbondante pepe verde. Spruzzare con il vino e chiudere il cartoccio sigillandolo bene. Cuocere in forno per 3-4 minuti per ogni centimetro di spessore del pesce, in genere circa 12-14 minuti.

Il sommelier consiglia:
  • Vermentino dei Colli di Luni
  • Erbaluce di Caluso




martedì 20 marzo 2012

Focaccione di pollo e radicchio




Oggi ricettina sciuè sciuè, rubata clamorosamente all'involucro della pasta sfoglia....eh sì, oggi grandi ispirazioni...ma che fatte le dovute modifiche è risultata essere semplice, saporitissima e dalla riuscita assicurata! Il formaggio può essere benissimo anche un provolone piccante che gli dà quel qualcosa in più.
Bon appetit!

Dosi per 4 persone:

1 porro
2 cespi di radicchio di Chioggia
2 hg petto di pollo
mezzo bicchiere vino bianco
1 dl panna fresca
1 rotolo pasta sfoglia
80 g fontina
1 tuorlo
sale, pepe
olio EVO

In una padella soffriggere il porro, quindi aggiungere il petto di pollo a dadini, farlo rosolare, unire il radicchio tagliato a julienne e far cuocere per 8-10 minuti. Sfumare con il vino bianco, regolare di sale e pepe, unire la panna e proseguire la cottura per 5 minuti. Preriscaldare il forno a 180°. Mettere tutto il ripieno preparato al centro della sfoglia, unire il formaggio a fettine, sigillare bene la pasta formando un rotolo e spennellarlo con il rosso d'uovo. Cuocere per 30 minuti. Farlo riposare 5 minuti, quindi servire caldo o tiepido.

venerdì 16 marzo 2012

Cromoterapia!





Cucinare è sicuramente un fantastico antidoto per la tristezza e lo stress, se quello che si prepara poi è colorato, gustoso e un perfetto mix di consistenze tenere e croccanti, il gioco è fatto! E ditemi voi se tutte queste verdurine non mettono appetito e allegria? Non aggiungo altro!
Bon appetit!

Dosi per 4 persone:



250 g riso lungo Patna o Basmati
1 cipolla
40 g burro
450 ml brodo vegetale
Chiodi di garofano
600 g polpa di vitello
2 zucchine piccole
1 cespo radicchio di Chioggia
1 peperone giallo
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino zucchero
1 cuchiaino prezzemolo tritato
1 cucchiaio paprika
aceto balsamico
olio
sale
Scaldare il forno a 150°. Fondere in un tegame che possa andare anche in forno il burro, unirvi il riso e farlo tostare insieme alla cipolla, precedentemente pulita e in cui siano piantati i chiodi di garofano. Quando il riso avrà preso colore, bagnarlo con 400 ml di brodo bollente, lasciarlo sobbollire, regolare di sale, coprire e mettere in forno. Controllare la cottura e se necessario aggiungere poco brodo. A cottura ultimata dovrà risultare perfettamente asciutto. Toglierlo dal forno, lasciarlo riposare per almeno un paio di minuti, eliminare la cipolla e sgranarlo accuratamente. Coprirlo e tenere in caldo fino al momento di servire. Mentre il riso cuoce in forno far rosolare la polpa di vitello a bocconcini con 2 cucchiai di olio, regolare di sale, spruzzare con abbondante aceto balsamico, sfumare, cospargere con lo zucchero, quindi bagnare con il restante brodo in cui si è sciolta la paprika e far cuocere per 15 minuti. Tagliare a julienne il radicchio e le zucchine, e a falde sottili il peperone. In un'altra padella scaldare 3 cucchiai d'olio con l'aglio, unire le verdure, farle saltare a fuoco vivo, spruzzare poco aceto balsamico, salare, aggiungere il prezzemolo e cuocere per un paio di minuti.
Mescolare le verdure alla carne, quindi servire nei piatti con l'accompagnamento del riso.




lunedì 5 marzo 2012

Resta di stucco, è un barbatrucco!






Non poteva mancare lei ovviamente, la torta di compleanno! Questa volta ho voluto sperimentare cimentandomi in una torta a due strati che vi assicuro non è affatto semplice e mi ha fatto penare non poco minacciando di crollare a metà della "costruzione", ma io sono più tosta e l'ho avuta vinta! Il risultato è un dessert ricco, cremoso, molto dolce su ci voglio sperimentare possibili variazioni di cui poi vi terrò aggiornati... i fantastici Barbapapà sono in pasta di zucchero e la ricetta è qui.

Per i 3 dischi di pasta:

150g mandorle in polvere
150 g nocciole in polvere
300 g zucchero9 albumi
30 g farina

Riscaldare il forno a 180°. Montare gli albumi a neve, quando diventano spumosi aggiungere lo zucchero in 2 volte e continuare a montare finchè diventano sodi e lucidi. Incorporare delicatamente la frutta secca in polvere e la farina setacciata. Rivestire di carta da forno 3 stampi da 22-24 cm e distribuire l'impasto pareggiandolo con una spatola. Cuocere per 20-25 minuti e lasciar raffreddare nel forno.




Per la farcia alla crema:

4 tuorli
2 albumi
80 g zucchero
20 g amido di mais
3 dl latte
4 cucchiai di panna montata
2 fogli di gelatina

Scaldare il latte. Lavorare i tuorli con lo zucchero con una frusta, unire l'amido e poco per volta il latte caldo. Mettere la crema sul fuoco mescolando continuamente finchè prende il bollore e si addensa, sciogliervi la gelatina e spegnere il fuoco. Immergere il pentolino in acqua ghiacciata e far intiepidire la crema mescolando spesso. Montare a neve morbida gli albumi e unirli alla crema insieme alla panna montata mescolando delicatamente dall'alto in basso.


Per la farcia al cioccolato:

5 dl panna
300 g cioccolato fondente

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria,farlo intiepidire e unirvi circa un quarto della panna montata morbida, poi il resto della panna montata ferma lavorando con una spatola delicatamente per non smontarla.



Per la decorazione:

150 g cioccolato fondente

Spalmare un primo disco con 2/3 della farcia al cioccolato, coprire con il secondo disco, farcire con la crema e appoggiare sopra l'ultimo disco. Spalmare tutta la torta con uno strato sottile della farcia al cioccolato rimasta. Grattare il cioccolato fondente con la lama di un coltello e rivestire tutta la torta con le scaglie ottenute.
Tenere la torta in frigo fino al momento di servirla e preparatela il giorno prima per farla insaporire e compattare.


domenica 4 marzo 2012

Happy Birthday Mummi!





Oggi non posso fare a meno di tirar fuori il mio core de mamma e dedicare non uno, ma ben due post al mio cucciolo che compie appunto 2 anni! Sabato ci sono stati grandi festeggiamenti e lui se l'è proprio goduta! Ore di lavoro per preparare, ho praticamente fuso il forno, ma il suo faccino stupito e felice quando ha visto il buffet, e le faccette dei suoi amichetti sporche di zucchero e cioccolato sono state una bella soddisfazione che mi hanno degnamente ripagata!


Ma andiamo per ordine....Innanzitutto parliamo dei cupcakes al cioccolato, frosting al philadelphia e decorazioni in pasta di zucchero. Questi cupcakes nascono con una copertura di semplice glassa al cioccolato, ma in questo caso li ho abbinati ad un frosting più scenografico e di cui ho già parlato qui. Per la decorazione poi ho preparato la pasta di zucchero che dopo il tempo di riposo può essere colorata aggiungendo poche gocce di colorante alimentare, modellata o stesa con un mattarello e ritagliata.




Dosi per 24 cupcakes

150 g burro
200 g cioccolato fondente
185 g farina autolievitante
30 g cacao amaro
285 g zucchero
2 uova

Riscaldare il forno a 160°. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro e lasciar intiepidire. In una ciotola mescolare uova e zucchero con la mistura di cioccolato, unire 185 ml di acqua e amalgamare bene. Setacciare la farina e il cacao e aggiungerle al composto. Dividerlo negli stampini e cuocerlo per 20-25 minuti finchè uno stecchino ne esca asciutto e pulito. Farli raffreddare completamente prima di decorarli.


Per 600 g di pasta di zucchero:

500 g zucchero a velo
30 ml glucosio liquido
1 albume

Setacciare lo zucchero a velo, aggiungere l'albume e il glucosio e mescolare fino ad ottenere una pasta malleabile. Nel caso risultasse troppo dura aggiungere qualche goccia d'acqua. Avvolgere l'impasto con la pellicola trasparente o conservarlo in un contenitore ermetico. Quando si deve stendere la pasta per non farla attaccare spargere un pò di zucchero a velo sul piano di lavoro. Ben conservata mantiene la sua elasticità per circa 2 mesi.



domenica 19 febbraio 2012

Krapfen da leccarsi i baffi!



Qual'è l'unico modo per dare una svolta a una giornata come oggi, fredda, piovosa e un pò triste? Impastare, pazientare e prepararsi qualcosa di soffice, caldo e dolcissimo! La ricetta di questi dolci austro-tedeschi è vecchia come il mondo, l'unica variante è che causa emergenza olio....la signora qui presente essendo dal punto di vista gastronomico leggermente viziata usa solo l'olio di famiglia che arriva puntuale ogni anno dalla Puglia e causa mancate consegne in questi giorni ne è rimasta sprovvista, ergo! non si cucina niente che richieda olio!!! ;-) .....dicevo, mancando la possibilità di friggere ho provato la versione al forno e vi dirò, fritti o no, questi deliziosi bomboloncini sono sempre deliziosi! Per quel che riguarda la marmellata la scelta è ampia, dalla classica di albicocche alla variante sperimentata oggi con mirtilli neri....homemade che ve lo devo dire?!? Insomma, risultato da leccarsi i baffi, compresi quelli dei miei due piccoletti come potete vedere! Speriamo piova anche domani....


Dosi:

500 g farina
4 uova
50 g burro fuso
sale
3 cucchiai colmi di zucchero
latte circa 200-250 ml
30 g lievito di birra
marmellata 200 g di gusto a piacere

Sciogliere il lievito di birra in poco latte tiepido. Setacciare la farina, aggiungere un pizzico di sale, unire il lievito, il burro, lo zucchero, le uova e abbastanza latte da ottenere un impasto omogeneo. Lavorare l’impasto fino a che diventerà liscio ed elastico. Metterlo in una ciotola con poca farina, coprirlo e lasciarlo lievitare per almeno 2 ore in modo che il volume si raddoppi. Trascorso questo tempo stenderlo con un matterello in una sfoglia di circa mezzo cm e ritagliare dei dischetti di 7-8 cm. Mettere al centro un cucchiaino di marmellata, spennellare il bordo con del latte e coprire con un altro disco premendo bene i bordi. Lasciar riposare i krapfen per circa 1 ora quindi cuocerli in forno non ventilato già caldo a 200° per circa 10 minuti finchè non saranno ben gonfi e dorati. Spennellarli con un velo di burro fuso e passarli nello zucchero semolato.